Emmaus Arezzo
ARCHIVIO STORICO DELLA COMUNITA’ “FRANCO E MARGIT BETTOLI”

ARCHIVIO STORICO DELLA COMUNITA’ “FRANCO E MARGIT BETTOLI”

Con il patrocinio e il contributo di

L’archivio è costituito da 2 stanze attigue dentro la comunità d’accoglienza: uno spazio dedicato a far conoscere la documentazione prodotta in cinquant’anni di vita della nostra associazione e a condividere la memoria vivente dello stile Emmaus, fondato sulla giustizia ecologica e sulla solidarietà universale accanto ai più fragili.

L’archivio Franco e Margit Bettoli è costituito da 30 faldoni che contengono documentazione che va dal 1966 al 2014 e interessa in parte l’amministrazione e le attività della Comunità di Arezzo, in parte le iniziative e le missioni di Emmaus in Italia e nel mondo (Balcani, Africa, Sud America, etc…) così come le cooperazioni e i gemellaggi promossi da queste ultime, particolarmente nell’area balcanica in occasione della Guerra del Kosovo sul finire degli anni Novanta. È presente inoltre altro materiale fatto di riviste, giornali e ritagli di giornale, manifesti e volantini, fotografie e oggettistica varia.

L’associazione ha dato incarico allo studio d’architetti Ginkgo s.t.p. di Firenze per la progettazione dell’arredo e delle strumentazioni per due sale. Avevamo conosciuto questi giovani architetti durante un progetto di collaborazione col Campus di Design sostenibile dell’Università di Firenze e non solo si sono subito attivati ma ci hanno offerto gratuitamente le loro professionalità per presentarci un progetto di allestimento molto originale e realizzabile nonostante il piccolo budget a disposizione.

Così abbiamo predisposto la prima sala come area di consultazione dell’archivio storico fisico, con una postazione digitale per effettuare ricerche o stampare un documento come souvenir.

La seconda sala, attigua alla prima, è stata allestita come spazio espositivo creativo per condividere con il pubblico la storia e la cultura della cooperazione allo sviluppo così come emerge dai vissuti, dai documenti e dai manufatti dell’archivio e prevede diversi spazi: la “parete della Memoria”, l’area delle diapositive da osservare attraverso lenti d’ingrandimento sospese in aria, l’area videoproiezione con alcune chicche tra cui un’intera puntata di Rai 3 in diretta dalla comunità, la messa dell’Abbé Pierre nella chiesa di Ponticino o alcuni campi di volontariato in Bosnia tra le macerie della guerra…

L’archivio non vuole rappresentare uno spazio celebrativo della nostra storia ma essere uno strumento concreto per costruire un ponte verso il futuro.

Una volta creato lo spazio fisico e digitalizzata la documentazione l’associazione potrà collaborare con altre istituzioni locali come biblioteche o musei per aumentare la portata dell’esposizione e gli eventi culturali, anche rivolti a giovani generazioni, attraverso ad esempio il coinvolgimento delle scuole del territorio.

L’obiettivo è quello di far rivivere questa importante ‘memoria solidale collettiva’ per proiettarla nella coscienza dei nostri concittadini come strumento di partecipazione attiva ai processi di pace e giustizia futuri.

L’archivio si potrà visitare gratuitamente (esclusi i giorni di mercatino) concordando un appuntamento col responsabile della comunità.

Per tutte le informazioni: tel. 0575/896558 – mail: emmausarezzo@emmausarezzo.it – Sito: www.emmausarezzo.it – Facebook: Emmaus Arezzo – Instagram: emmausarezzo